Ripensavo al sogno di non molto tempo fa, in cui piangevo a dirotto ripetendomi “sono sola, mi sento sola!”, con quel senso di assoluto abbandono, straziante.
E proprio mentre ripensavo a quel sogno, ho realizzato che sì, in effetti mi sento veramente sola.
Sono cresciuta con miliardi di amicizie, sono una persona che parla volentieri con tutti, avevo sempre qualcuno con cui parlare, di persona o al telefono… e meno male non esistevano i cellulari e che con 200 lire (o un gettone) si poteva stare al telefono ore ed ore ed ore, altrimenti sarei impazzita!
Negli ultimi anni ho spazzolato via un bel po’ di amicizie inutili, persone che si interessavano a me solo per poter poi parlare alle mie spalle (e non certo bene…), persone che lo facevano con un loro scopo egoistico, persone false, avide, opportuniste. Ne ho spazzolato decine, e non avete idea di quanto questo mi faccia stare bene.
Finalmente, ho vicino solo persone che tengono a me realmente e che vengono ampiamente ricambiate!
Come nella migliore realtà, queste persone “si contano sulle dita di una mano”. Anzi, posso dirmi fortunata che posso contarle addirittura su due mani! Ma siamo tutte adulte, tutte con la nostra dose di problemi, impicci, fastidi, casini. Riuscire a vederci per fare due chiacchiere, un’utopia. Riuscire a strappare qualche minuto tranquillo al telefono, senza banbini/mariti/colleghi che ti reclamano l’attenzione, è un’impresa titanica.
Mi sento sola.
Mi mancano le chiacchiere serie, quelle in cui ognuno tira fuori una parte di sè, in cui ci si analizza, ci si aiuta, si cerca e si trova conforto.
Giusto se va bene, riusciamo ad arrivare alle due chiacchiere per tirarci su il morale… addentrarci in cose serie e profonde non so da quanto tempo non ne ho la possibilità.
Mi sento sola, e lo ripeto, perchè ammettendolo e scrivendolo in un certo modo lo condivido, e condividendolo significa che non sono così sola, visto che lo sto condividendo, giusto?
Contorto. Devo inventarmi qualcosa di più, per lenire questa sensazione… non basta affogarmi dentro i libri.
E soprattutto, devo smettere di fare certi sogni, che poi mi inquieto e inizio a pensare troppo e non va bene, non va bene!