Questo post lo tengo nel cassetto da una settimana, e ora che lo sto per scrivere neppure sono sicura di quanto desidero effettivamente imprimere per iscritto.

Le vacanze sono state splendide, a parte il ginocchio che ci tiene a ricordarmi che ho passato i 40, ma è stata una lotta quotidiana fra me, che i 40 non li voglio, e lui, che infieriva nel ricordarmelo. Un giorno lui, un giorno io, alla fine mi sa che ho comunque vinto io, che ho visitato tutto ciò che desideravo e alla faccia sua, soffrendo, ma c’è l’ho fatta, insomma.

La prima settimana senza bimba è stata splendida, mi sono riposata (e chi ha bimbi sa bene quello che intendo… Riposarsi con bimbi appresso NON è la stessa cosa!), mi sono divertita, mi sono… Eh… Con il mio compagno, insomma, insomma. Settimana fantastica, nonostante il ginocchio. 

La seconda settimana splendida ugualmente, ma con una malinconia crescente, con la bimba sempre in testa con le notti che mi svegliavo alle 4 e mi veniva in mente lei e non si dormiva per un paio di ore almeno, con piccoli attacchi di ansia tamponati egregiamente, ma non è stata la stessa cosa, vivere la vacanza con la smania del rientro.

Il culmine l’ultimo giorno, sveglia già dalle 6, rientro previsto per il giorno dopo, non ce la posso fare. Quando M si sveglia gli chiedo se per favore, possiamo rientrare, perché non riesco, sto male, mi manca l’aria, non ce la faccio.

Il povero M suo malgrado mi accontenta, recuperiamo armi e bagagli e si torna a casa, e a volta non tutto capita così, senza preavviso mi viene comunicato che se voglio, la bimba sarebbe rientrata prima e avrei potuto riabbracciarla già dal primo pomeriggio!!! Roba che se non avessi deciso di partire, sarei impazzita di malinconia e non ne sarei venuta a capo…

Vacanze bellissime, a prescindere. Stagione perfetta, luoghi meravigliosi, con M è stato un giornaliero prenderci le misure e penso che queste due settimane ci abbiano cementato come coppia più di cinque anni di convivenza. Ho visto in me un cambiamento grandissimo nei suoi confronti, un’accettazione dei suoi difetti che prima non avevo, una sorta di rassegnazione pacifica e serena, un po’ a dire che ci posso fare, mi tocca di essere amata da questo meraviglioso uomo psicopatico, io psicopatica a mia volta tutto sommato siamo ben assortiti!

E poi non so, ho tante cose ancora da scrivere, ma è tardi, ho sonno, domani ricominciamo una settimana che mi auguro sia come la precedente, che ho fatto due settimane di ferie e mi parevano tre mesi, e una sola settimana di lavoro mi è volata come fosse un giorno.

E fra poco vado per i 41 anni, ed è un anno che non fumo e neppure mi pesa, e mi sembra ieri, e mi sento vecchia, e non so, procedo un giorno alla volta, che tutto il resto fa paura.

Buon fine agosto!